Si dice che molto tempo fa, in un piccolo villaggio siciliano, la popolazione fosse afflitta da una siccità persistente che aveva reso la terra arida e le colture incapaci di crescere. Gli abitanti del villaggio erano disperati e preoccupati per il loro futuro, poiché le coltivazioni erano essenziali per la loro sopravvivenza.
Un giorno, un anziano apparve nel villaggio e disse di essere un viaggiatore proveniente da terre lontane. Portava con sé dei semi strani, sconosciuti a quegli abitanti, che diceva essere il rimedio per la loro terra brulla.
Questi semi erano quelli dell’arancio. L’anziano spiegò loro come piantare e coltivare queste nuove piante, che portavano con sé la promessa di frutti succosi e saporiti. Gli abitanti, desiderosi di porre fine alla loro siccità e di avere una nuova speranza, seguirono i consigli dell’anziano e piantarono i semi nelle loro terre.
Con il passare del tempo, gli alberi di arance crebbero rigogliosi e produssero frutti meravigliosi. Le arance erano dolci, succose e abbondanti, e presto divennero un simbolo di fertilità, prosperità e rinascita per il villaggio siciliano. Da allora, le arance sono diventate un emblema della regione, celebrando la rinascita e la generosità della terra siciliana.